
La Poesia che il Mondo non cambia
Il mondo salvato dai ragazzini da Elsa Morante a Pier Paolo Pasolini e una conversazione con Carlo Cecchi
Florestano Edizioni, 2019
saggio scientifico
È la Poesia che cambia il Mondo o è il Mondo a cambiare la Poesia? Questa la domanda che pone Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante. Il saggio si basa sull’analisi del manoscritto morantiano (Mss. Vitt. Em. 1622) e dei Cahiers di Simone Weil studiati dalla poeta.
Il mondo salvato dai ragazzini si presenta in tutto il suo nitore di manifesto.
Nel maggio 2018, esattamente cinquant’anni dopo la pubblicazione, l’incontro con l’attore e regista Carlo Cecchi, amico ed erede di Elsa Morante, ha indicato una preziosa linea di studio del rapporto tra Weil e Morante ed ha rappresentato una testimonianza attorale per una analisi della resa scenica de La serata a Colono (di cui Cecchi fu protagonista nel 2013) parallela a quella poetica.
Se Morante reagisce con il gioco favoloso e sapienziale della dissacrazione sacralizzante alla violenza dei nuovi poteri atomici per preservare una speranza iniziale destinata a spegnersi e ad essere letta con moderatismo, Pasolini non crede e non cede alla comodità dell’Angelo del Falsetto e rimane fedele alla sua sacralizzazione profanante.
La riflessione sul ruolo dell’intellettuale organico nell’Italia della seconda metà del Novecento verso un nuovo millennio già segnato dal nuovo fascismo capitalistico, assorbe entrambi gli autori: la risposta pasoliniana in due parti (più una) raccolta in Trasumanar e organizzar si rivela come una critica letteraria onesta che riconosce i prodromi dell’opera morantiana nei suoi predecessori valorizzandone certo gli esiti e offrendo della questione del ’68 una disamina coerente e profonda.
«Dimensioni fiabesche, destini comuni, manifesti politici, temi universali. Non bastano 52 anni di storia, dalla sua pubblicazione, per condensare gli argomenti de Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante. Il capolavoro della scrittrice romana non ha perso l'afflato miracoloso che ne ha decretato il successo letterario e filosofico: tanto che adesso, a riflettere su quei racconti poetici, c'è un'illuminante saggio della scrittrice barese Irene Gianeselli [...]. In più vi è una preziosa conversazione con l'attore e regista Carlo Cecchi, che Gianeselli ha incontrato nel maggio 2018».
Livio Costarella, Il mondo dei ragazzini secondo la Morante. Saggio di Irene GInaeselli sul celebre testo
«La Gazzetta del Mezzogiorno», 29 maggio 2020